Enterprise 3.0, in teoria e in pratica #1

Gli uffici Evernote

 

Le aziende chiudono, gli imprenditori affogano nelle tasse, i costi per gestire un’attività sono troppo elevati: chi rimane a galla?
Chi ha capito che bisogna innovare e rinnovarsi, mettendo le persone al centro di qualsiasi attività, prendendo in considerazione tutto il buono della tecnologia e trasformando la propria azienda in un’impresa 3.0.

L’Impresa 3.0, in teoria

 

Cosa significa Azienda 3.0?

Un’impresa 3.0 è un’impresa che si concentra sui clienti, che adotta la collaborazione e la condivisione come concetti base per la gestione del lavoro, e dei progetti in particolare.
Siamo iperconnessi, iperveloci, iperinformati e iperpartecipi. Siamo ipertecnologici, e lo saremo sempre di più. I clienti partecipano attivamente alla creazione di un prodotto ed esigono un dialogo diretto e continuo con l’azienda. Chi si ferma, è perduto. Chi non mette al primo posto gli utenti e tutti gli strumenti utili a relazionarsi con loro, è fuori dal mercato.

Chi comprende che le persone che compongono un team e quelle che fanno parte della clientela, sono il punto focale di tutte le attività, rimane a galla. E vince.

 

Gli smartphone, e i tablet

Lo smartphone è una delle chiavi della nuova impresa.
Un’azienda 3.0 lavora anche con gli smartphone, ed è raggiungibile in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Questo significa che i clienti possono entrare in contatto con il team sempre e ovunque, utilizzando i diversi canali e, quindi, diversi modi di relazionarsi: via social network, via email, via messaggistica istantanea (vedi Skype o Whatsapp).

Gli utenti osservano, commentano, applaudono, criticano. In qualsiasi momento sono lì, pronti a ridefinire il mercato.
Non è l’azienda che ha uno smartphone o un tablet ad avere la vittoria in tasca, ma quella che si comporta come i consumatori: che osserva, ascolta, risponde a critiche e commenti. L’impresa 3.0 è quella che plasma il proprio prodotto o servizio in base ai dati che ogni secondo gli utenti producono.

 

I dati

La raccolta dei dati (vedi Big data) e la loro condivisione, è oggi di fondamentale importanza per un’azienda. È l’analisi dei dati a dare dei risultati veri ed ottimali, che contribuiscono al corretto funzionamento del lavoro. Tutto il team produce, analizza, interpreta, adatta, condivide e pianifica i dati di tutti: clienti, partner, manager, addetti alle vendite eccetera.
Grazie ai dati, adesso disponibili in tempo reale, possiamo personalizzare il servizio, l’offerta, il prodotto, in modo costante e dinamico, a seconda delle esigenze.

 

L’organizzazione del team

Il team deve:

  • ascoltare i clienti
  • interpretare i dati
  • proporre idee
  • condividere il lavoro
  • realizzare progetti

La riorganizzazione dell’impresa non si basa solo sui clienti, ma sulle persone in generale, clienti e staff.
Lo staff che condivide e collabora, produce energia, progetti ed economia.
È una questione di numeri e di intelligenza collettiva: più cervelli sono in grado di realizzare di più. E meglio.

Se diamo un’occhiata all’architettura degli uffici della maggior parte delle grandi aziende della Silicon Valley, la teoria viene ben interpretata.. Non più spazi chiusi e ristretti, non più il singolo chiuso e solitario, ma spazi aperti, scrivanie grandi, pronte ad ospitare più cervelli e un’insieme armonico di persone che lavorano, collaborano, condividono, producono.

 

Skill Cloud

Anche il modo in cui le persone vengono scelte per un dato lavoro, non è più lo stesso. Ne parla, ad esempio, Leif Abraham su the Next Web.

Invece di assumere qualcuno basandosi sul CV, Abraham consiglia di prendere in considerazione la Skill Cloud, la nuvola delle abilità di ciascun membro del team e di sfruttarla per portare avanti determinati progetti.
Francesco (nome di fantasia) avrà dei talenti particolari che potrà utilizzare per un progetto specifico.

Il vantaggio principale, spiega Abraham, è che le persone scelte per il loro talento e le loro passioni si sentiranno più coinvolte e parteciperanno al progetto con amore, facendolo riuscire al meglio.

 

L’Impresa 3.0, in pratica

L’innovazione è nel nuovo approccio all’impresa e la tecnologia si adatta ai nuovi modi di lavorare, rendendo concreta la teoria..
Quali sono gli strumenti di un’azienda 3.0?

 

Cloud

Tablet, smartphone, laptop: la mia azienda è ovunque e la porto con me. Non ho più bisogno di valigie, cartelline, di fogli e blocchi, né di correre in ufficio perché c’è un problema che non riesco a risolvere. Si abbattono i confini, tempo e luogo non significano più staticità: l’azienda si muove con me e con il mio team.

SaaS

L’abbattimento dei costi delle infrastrutture, una diretta conseguenza del cloud. Software e applicazioni vengono offerte come servizio: non devo più pagare un prodotto e tutto ciò che serve per mantenerlo e aggiustarlo. Lo prendo in outsource, e il costo è quello di un servizio, non di un prodotto. Non solo conviene economicamente, ma ce l’ho pronto subito, e non devo aspettare che mi arrivi o che mi venga montato.

 

CRM

Un CRM è un sistema che raccoglie i dati e lo storico di tutti i clienti di un’azienda e del loro rapporto con essa. Permette al team di conoscere le abitudini dei contatti e di delineare delle strategie per trasformarli in opportunità.

Il CRM è un po’ il cuore dell’impresa 3.0 perché mette i clienti, i dati e la condivisione al centro di tutto.

L’impresa 3.0 è una vera e propria rivoluzione del modo di lavorare e di ripensare le organizzazioni. Il modo migliore per farne parte, non è solo scegliere la tecnologia giusta ma ripensare i processi organizzativi, di collaborazione e di lavoro. Guardare avanti non basta più: bisogna cercare di vedere oltre.

Nella seconda parte di questo post approfondirò alcuni concetti, come quello relativo al CRM.

IMG via via Homedesignfor2